Ella e la preparazione ai saldi
- Chiara Dibby
- 29 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Dopo lungo tempo, ieri è venuta a trovarmi Ella, pronta ormai per la sua crociata dei saldi. Come tutti sappiamo fin troppo bene: stanno arrivando!!! Troppo presto. Come sempre. Sappiamo tutti altrettanto bene che serve una preparazione lunga e perigliosa per affrontarli al meglio e non farsi fregare dagli “sciacalli da bottega”. Io, in quanto degno rappresentante degli “sciacalli” ne so qualcosa. Conosco fin troppo bene le riunioni strette per decidere le tattiche migliori per fregare, le nottate passate ad alzare i prezzi per fregare, e avanti così sempre più in basso nella scala della legalità, solo per un unico fine: fregare.
Ma Ella è attenta e organizzata, tanto da tenere dei veri corsi di preparazione. Sono settimane che gira per i negozi che le interessano. Con attenzione e precisione, arriva con l’elenco delle domande, fa tirare fuori tutti i prodotti legati ad ognuna delle domande, chiede tutti i prezzi e se li annota sul pc mentale super organizzato e addestrato alle fregature.
“Mi segni prezzi, materiali e misure” mi ha ordinato ieri, trattamento riservato solo ai negozi più affezionati.
“Ma di cosa?” domanda ovvia, inutile, banale. Quasi più una supplica al rinnovo del buonsenso.
“Di tutte le borse e portafogli sul bancone, no? Aggiungi anche i trolley già che ci sei!”. Ha aggiunto in risposta. La mia supplica è caduta miseramente nel vuoto.
Chi glielo dice che è fatica sprecata perché le borse nere non vanno in saldo? Come glielo spiego che i portafogli sono appena arrivati e quindi li ritroverà allo stesso prezzo? Come disbrogliare la confusione relativa ai fantomatici continuativi non in saldo? Ai posteri l’ardua sentenza, e, già che ci sono, che le domandino anche se davvero crede che io abbia tempo e voglia di cambiare e ricambiare tutti i prezzi del negozio in loop finché non mi aggroviglio gli occhi. Seriamente?
Talvolta la fiducia è ben riposta!
Per oggi vi saluto così, con questi interrogativi lanciati in aria. Voi cosa ne pensate?
Vi abbraccio,
Chiara.
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