top of page

il gioco dei dadi

  • Chiara
  • 5 nov 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Fai un salto, fanne un altro, torna indietro, due caselle avanti e una a destra (o forse a sinistra?). Sembra quasi un gioco da tavolo con penalità e premi. Ad ogni modo, carte di demerito a parte, forse, probabilmente, in teoria da domani saremo chiusi anche noi. A questo tiro di dadi sono finita nella casella della penalità, quindi devo tornare allo start e prendere una nuova carta, magari sarà più fortunata! In questi giorni alcuni clienti mi hanno chiesto cosa farò, come sarà e mille altre cose, qualcuno è perfino passato a salutarmi, dispiaciuto di non potermi vedere per un po’. E, se devo essere sincera, è stato bello ricevere tanto calore.

Ma non immaginatemi chiusa in casa con pigiama e mollettona in testa, macchie di sugo, intenta ad impastare. Ve ne prego! In realtà è molto più plausibile l’immagine di me attaccata al pc, con 10 file di word aperti davanti al naso già alle 9 del mattino, 4 dizionari sul tavolo della cucina (anche perché la scrivania non basta per distribuirli tutti ordinatamente nel caos, tutti rigorosamente aperti con cinque matite a tenere il segno), un gatto che passeggia incurante sulla tastiera e uno coricato sul dizionario e altri due gatti che si danno a turno per saltare sul tavolo e rovesciare la tazza fumante di tisana al mio fianco, 6 libri impilati sulla sedia accanto a me e Ricky coricato sui miei piedi. Ecco, sì. Decisamente questa sarà la realtà dei fatti. Perché? Molto semplicemente perché se non finisco il libro rischio la decapitazione e vorrei conservare ancora per qualche tempo la mia testa. No, non è nulla di divertente o ironico o leggero o nulla di tutto ciò che vi viene in mente. Ma d’altronde, non ci si può aspettare nulla di tutto questo da una che da anni fa ricerche sui crimini di guerra, no? Ed ecco qui svelato il segreto segretissimo che per molti era un mistero: il soppalco. Questo luogo nascosto e oscuro, che attira tutti come una calamita e tutti si domandano cosa contenga. Due scrivanie, qualche dizionario e qualche libro. Ed ecco il secondo mistero svelato: il bagaglio che ogni giorno mi porto avanti e indietro dal negozio. Molti mi fermano domandando cosa mi trascino sempre dietro ogni sacrosanto giorno. Libri e plichi infiniti di fogli di carta che, devo ammettere, pesano davvero tantissimo!

Tuttavia, per smorzare i toni delle giornate scandite tra massacri, fosse comuni e stupri etnici, mi piacerebbe riuscire anche a portare avanti insieme a voi il blog (che ho un attimo trascurato perché il libro incombeva sulla mia testa, minaccioso) perché in un periodo come questo credo che sorridere faccia bene un po’ a tutti. Non pensate anche voi?



 
 
 

Post recenti

Mostra tutti
I meravigliosi saldi di Ella

Dopo lunghissima attesa eccola di nuovo qui di fronte a me: Ella. Già pronta e scattante di prima mattina, ferma davanti alla serranda...

 
 
 
Ella e l'invito a cena

Immancabile come il ciclo mestruale, Ella è arrivata con il suo block notes per controllare i loschi traffici che SICURAMENTE DEVO aver...

 
 
 
Ella e la preparazione ai saldi

Dopo lungo tempo, ieri è venuta a trovarmi Ella, pronta ormai per la sua crociata dei saldi. Come tutti sappiamo fin troppo bene: stanno...

 
 
 

Comments


bottom of page