Dopo un mese di disintossicazione e tentativi di riappacificarmi con l’universo, forse, e sottolineo FORSE, sono in grado di parlare del Natale appena finito. Come descrivere il caos misto a delirio? Sinonimi? Non lo so. Potrei partire dicendo che le regole osservate hanno avuto due filoni di pensiero principali: il mio e quello dei miei clienti.
Le regole dei miei clienti:
- Scartare con la velocità di un velociraptor l’igienizzante e, se Chiara se ne accorge, neghiamo persino di aver visto il totem enorme a un passo dalla porta d’ingresso. Se insiste, allora siamo allergici all’igienizzante. Se insite proponendo i guanti monouso, allora non tocchiamo niente oppure non sappiamo come metterli. Se insiste, cominciamo a lanciare in giro per il negozio tutti i guanti, dovrà buttarli e, a quel punto, li finirà. Dovrà cedere. Prima o poi si stuferà.
- Dopo aver ceduto e aver utilizzato l’igienizzante, prendere un fazzoletto sporco da dentro la tasca e pulirsi le mani. E poi essere pronti per essere squalificati, tornare a start e ricominciare a tirare i dadi non appena ci lanciamo sulle sciarpe in cashmere. Che poi, in fondo, chissenefrega, tanto poi è lei che deve sanificare tutto. No?
- Nascondersi dietro la scala e tirarsi giù la mascherina e, se se ne accorge, allora ripetere l’operazione appena si gira, abbarbicati alle borse in pelle, magari starnutendo verso l’infinito e oltre. Prima o poi si stuferà.
- Entrare tirando giù la mascherina e, se ci chiede di indossarla correttamente, lamentarci e dirle che esagera. Dal nervosismo prima o poi si stufa.
- Solo per i più temerari: entrare convinti con mascherina abbassata e, alla richiesta di indossarla, mettersi a urlare in mezzo al negozio gesticolando, perché nessuno può dirci di utilizzarla in modo corretto. Se non vieni cortesemente invitato ad uscire, spera che non passi un vigile.
- Chiedere compulsivamente di mettere da parte fino a data da destinarsi mezzo negozio. In fondo siamo sotto Natale, può serenamente mettere da parte 2 cassetti interi di merce, tanto “Mica li vendi, no?”.
Le mie regole:
- Segui le regole.
- Sopravvivi ai clienti
- Arriva al 23 dicembre senza esaurimento nervoso. E questa regola credo di non essere riuscita a seguirla completamente.
Vorrei ringraziare tutti i miei clienti che, al contrario, mi hanno aiutata a seguire le regole e a vivere serenamente questo Natale difficile, che hanno capito le difficoltà che ci sono dietro… perché le problematiche non si fermano al bancone di un negozio, ma vengono da molto prima, dalle ditte che non consegnano o non producono per carenza di materie prime, a collezioni cancellate all’ultimo, a merce che aspettavi a settembre e arriva (un quindicesimo di essa) il 23 dicembre e avanti così. Pensiamo alle ditte e alle persone che sono un passo prima di noi, perché i problemi ci sono anche lì, e forse sono peggiori dei nostri. Grazie amici, perché solo grazie a voi abbiamo evitato un ricovero alla neuro.
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