Questo lo cambio? (caso-studio 2)
- Produzione Webidoo
- 22 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Ed eccoci al nostro secondo caso. Lo potrei definire”Il cambio inimmaginabile” forse, ma non ne ho la certezza. Avete idee? Suggerimenti? Sono aperta a ogni consiglio!
Ci troviamo a pochi giorni dal Natale. Negozio pieno di gente (meno male), banconi nel caos, pacchetti lanciati su ogni ripiano, anche creato ad hoc, qualche bambino che corre sotto l’albero infilandosi tra i gradini della scala (meno male che finalmente li ho fatti chiudere, altrimenti sanificare era impossibile!). Il silenzio non so più cosa sia, un brusio di sottofondo, mescolato a gridolini allegri, si diffonde ormai quotidianamente in tutto il negozio. Non ho più neanche la certezza di cosa ho e di cosa non ho.
“Buongiorno signorina!” dice la vocina cordiale di una signora di fronte a me.
“Buongiorno signora! Mi dica!” rispondo sorridendo, ancora per poco.
“Ecco dovrei fare un cambio!” dice guardandomi.
“Bene. Cosa deve cambiare? (“Ma di già??? Ancora non è Natale e già facciamo i cambi? Guarda che coda ho… non possiamo farlo tra qualche giorno con calma???”)” rispondo fingendo naturalezza.
“Questo!” e tira fuori un cappello da donna. Mai visto prima di quel momento. All’epoca ero commessa…
“Puoi venire un secondo?” dico alla titolare “Tu ti ricordi questo articolo?”. Mentre aspetto che la titolare, eludendo la coda, riesca ad arrivare, chiedo alla signora lo scontrino dell’acquisto.
“No. Non me l’ha fatto!” risponde scocciata.
“Mi risulta difficile crederlo signora… li facciamo sempre perché a non farli rischiamo delle belle multe. Onestamente non ci divertiamo a prenderle...” Dico mettendola sul ridere….
Intanto, la titolare guarda perplessa il capo in questione. “Questo io non l’ho mai visto. Hai ragione Chiara. Questo non l’ha comprato qui!” dice infine scocciata, guardando la coda e i clienti nervosi in attesa.
“Beh no! L’ho comprato al mercatino di Aosta. Ma tanto a voi non fa nessuna differenza. Quindi lo cambio qui. Non ho mica voglia di tornare là!” dice la signora soddisfatta.
“Ma signora… guardi che noi non abbiamo nessun banco al mercatino di Aosta! Noi siamo qui e basta!” risponde la titolare ormai furente.
“A beh ma che vi frega… vi do questo e mi date altro… tanto è uguale!”
Dopo aver accompagnato gentilmente la signora e il cappello alla porta, la titolare si è voltata a guardare la fila di persone, dicendo :”EHHhh su su, basta cavolate. Che noi dobbiamo lavorare”.
Ecco. Questo è un cambio assolutamente impraticabile. Per ovvi motivi, credo…
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